Le Origini

Siamo amanti dall’inizio dei tempi
Gemelli siamesi
Avvolti nello stesso abbraccio

Giullari degli altri mai visti davvero
Solo io ti vedo
Solo tu mi vedi

Il resto è inganno
Sogno
Fatua bellezza

Esilio

Terra arida la tua anima
Non più ristoro nel tuo abbraccio
Prosciugata è la tua oasi

Sto camminando nel deserto
Perduta è la bussola
Smarrita è la mappa

Non ha più mura la mia casa
Senza riparo e sentiero il mio vagare
Come spirito profugo
In esilio dalle tue carni.

L'attesa

Ti aspetterò

Dall’altra parte della montagna
Dove la paura si dissolve nel coraggio
Dove la notte e il giorno percorrono lo stesso ceruleo sentiero

Ti aspetterò la dov’è l’eterno
Dove la vita e la morte si rincorrono
Dove la speranza attende addormentata il suo risveglio

E quando arriverai
ti bacerò le rosacee carni delle labbra
Per respirare ancora il tuo respiro.

All’alba (di un amore)

Meraviglioso è il mattino
quando il sole timidamente squarcia la notte
e l’aria gelida scuote le membra.

Meraviglioso è volar insieme al vento
per i sentieri ed i boschi ombrati.

E cercarti tra le siepi ed i rovi
che donna alcuna mai profanò.

Per trovarti tra le spine e le more
perché dolce e amaro
è insieme il tuo sorriso.

Tra luce e ombra

Nere tempeste agitano le mie acque
e tenebre oscure sono al mio fianco.

Per il braccio mi afferrano e mi portano altrove
Talvolta laddove c’è lamento e pianto.

Poi ritorna la luce
e da un’altra fessura mi sorprende la vita.

Come un faro risplende
e rischiara sovente il mio mondo

Ma ancora incerta navigo
su una barca di carta
lungo il rigagnolo della mia vita.

Incontro

Dall’altra parte della strada ti ho aspettato.
Tra milioni di volti
in milioni di vite
ti ho cercato.

Non le tue labbra
non i tuoi occhi
non le tue mani conoscevo.

Ma quando mi sei venuto incontro
dalle mani
dalle labbra
e dagli occhi
ti ho riconosciuto.

Prigioni

Sono qui
lontano dagli occhi e dalla gente
sola nella folla
tra mille persone indifferente.

E guardo il cielo ad occhi chiusi.
E volo ancora senza ali.
E corro libera nel vento.

Ma sono ancora qui.
Incatenata alle sbarre del mio corpo.
Aggrappata ancora a questa vita.

Nessuno sa toccarti il cuore come me

Nessuno sa toccarti il cuore come me
Le mani affusolate e seducenti
Accarezzan per rubare.
Quelle forti per scuotere e ottenere
Quelle fragili per esser sostenute

Le mani che io ti porsi
Sapevano tacere
Sapevano aspettare
Sapevano giocare
Sapevano amare

Nessuno sa parlare al cuore come me
Sussurro silenzioso
Come alito di vento
Bisbiglia la mia anima

Tu ascolti e taci
Trattieni nella mente le carezze che hai cercato.
I baci che hai voluto
Che mi hai rubato
Come avida gazza che accumula tesori
Mi hai lasciato spoglia
Senza ori il mio forziere

Ma la tua memoria è labile
Disperde nel passato
parole e vellutati abbracci
Trasforma in eco il grido che era stato.

Eppur giungerà quel giorno
in cui ascolterai altre voci
intreccerai altre dita
assaggerai altri baci

Allora penserai che non son miei i baci
Che non son miei gli abbracci
Che non disegnano e scrivono le altrui dita
E penserai che è vero
Che nessun’altro sa toccarti il cuore.

Tieni nascosti i tuoi sogni

Tieni nascosti i tuoi sogni
Chiudili a chiave nelle carceri del cuore
Proteggili come fossero l'ultima molecola d'ossigeno rimasta sulla terra
Proteggendo loro proteggi te stesso

Non trasformarli in parole prima che si realizzino
Qualche ladro potrebbe sottrarteli
Certo, dirà che lo ha fatto per te, rendendo dolce l'inganno

Ma il sogno che si realizza oltre colui che l'ha sognato
si svuota e lascia smarrito.