28 febbraio 2007

Commiato

Ricordo
Immagine sfocata di ciò che ero
Di ciò che fummo
Di te
Di me
Di ciò che è stato.

Sbiadisci ma non scolori.

Seppure ti sfocassi, ricordo, resteresti ancora
la traccia indelebile che lui è esistito
che davvero mi ha amata.

E resti qui.
Dentro di me.
Inciso sul rovescio degli occhi.
Impresso nelle carni
Sulla mia pelle
Che pure ha memoria.

E resti qui.
Di fianco a me.
Intorno a me.
Per le strade che insieme attraversammo
Nella folla che vide i nostri baci.
Nella piazza che ascoltò le nostre voci.

E mi congedo da te, ricordo.
come ci si congeda dalla terra
che seppellisce i nostri cari.
Mi congedo e piango.
Non più per te,
per averti perduto.
Perché mai si perde
chi si è posseduto.

Piango per ciò che ero io
Per ciò che eri tu
Per un tempo consunto
Felice e appassito.
Per il nostro amore
Non più sognato
e ormai svanito.

E mi congedo da te ricordo
Ti lascio indietro nel mio cammino.

E mi congedo da te, ricordo
Per continuare a vivere
pur ricordando

01 febbraio 2007

Vanità

Solo rumore è il tuo passo
non più richiamo

Solo lettere combinate a caso
è ormai il tuo nome per il mio orecchio

Solo filari di vele bianche nella tua bocca
non più sorriso

Solo parole vuote
le tue promesse

L’inclinazione cinica delle tue labbra
mi dice che sei mutato

Non pendono più maturi i frutti dai tuoi rami
Per adornarti non li hai colti e son marciti.