10 giugno 2008

Come Gaeta

T’ho nutrito di parole
Nelle ore di giorni non nostri

E dei minuti rubati al tempo
Non restan che le ceneri.

Non grigie
Come quelle del legno che consuma nel camino.

Ma colorate
di tutte le sfumature in cui le emozioni prendon forma.

Per te son stata, o sarò ancora
Come Gaeta

Terra ove Ulisse albergò in Circe
Ed Enea trovò riposo e lo concesse alla nutrice

Per te son stata, o sarò
Come costone roccioso a cui aggrapparti

Come il mare sottostante
Che avvolge morbido i corpi che in esso vi si gettano

E nelle ore dei giorni che saranno nostri
Se avrai coraggio
La cenere risorgerà Fenice

7 commenti:

Anonimo ha detto...

per caso o per voluto caso.

abianchi

Andrea Di Giovambattista. ha detto...

Dear Raffa,
Are you ready....
"your book is Nice
and lovely history!!"
....Anglosassone a parte,
il libro è fico,la storia è piacevole, ricca di particolari,essa scorre in una lettura veloce,specialmente in queste caldi serate estive dove è difficile conciliare il sonno...
Brava Raffa
Very Compliments!!
Un abbraccio sincero

GustavoCarlo ha detto...

Sei stata o desideravi esserlo?

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...
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