La tua porta è troppo grande
per la mia umile presenza.
Le tue braccia troppo forti
per la mia schiena esile.
Nella tua fermezza
i miei tormenti t'appariranno
come confuso sciame d'api.
Le tue mani aperte
piene di sorprese
mi fanno vergognare
della mia miseria.
E il mio palmo è vuoto
se le linee della mia mano
non incontrano il tuo volto.
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3 commenti:
mi ha toccato. vorrei essere capace anch'io di tirare fuori da me e non solo di riconoscermi in parole altrui. anche porgimi la lingua mi ha colpito molto.
Come fai a scrivere? ti viene di getto o limi ogni parola?
verrò a trovarti spesso e cercherò il tuo libro.
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