17 marzo 2008

La tua porta

La tua porta è troppo grande
per la mia umile presenza.

Le tue braccia troppo forti
per la mia schiena esile.

Nella tua fermezza
i miei tormenti t'appariranno
come confuso sciame d'api.

Le tue mani aperte
piene di sorprese
mi fanno vergognare
della mia miseria.

E il mio palmo è vuoto
se le linee della mia mano
non incontrano il tuo volto.

3 commenti:

lou ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
lou ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
lou ha detto...

mi ha toccato. vorrei essere capace anch'io di tirare fuori da me e non solo di riconoscermi in parole altrui. anche porgimi la lingua mi ha colpito molto.
Come fai a scrivere? ti viene di getto o limi ogni parola?
verrò a trovarti spesso e cercherò il tuo libro.